
L’importanza dell’efficientamento idrico nell’industria
Nel Settembre 2015, in concomitanza con l’accordo di Parigi sul clima, i paesi di tutto il mondo si sono riuniti per siglare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Il programma d’azione vede 17 obbiettivi di sviluppo, tra i quali il monito di “Aumentare considerevolmente entro il 2030 l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua in ogni settore”, donando al tema dell’efficientamento idrico un ruolo centrale e trasversale nella strategia globale.
La misura include aspetti cruciali, quali la gestione delle risorse idriche, lo smaltimento delle acque reflue e la riduzione al minimo dell’inquinamento idrico.
Il ruolo dell’ efficienza idrica nelle imprese fu introdotto per la prima volta negli anni ’90, quando, per rispondere alle crescenti esigenze del mondo industriale, la comunità scientifica lavorò a uno standard che potesse essere riconosciuto in tutto il mondo.
Nel 2014, dopo 5 anni di lavoro, è stata finalmente pubblicata e resa attuabile la nuova norma ISO 14046, la quale prevede che la water footprint (o impronta idrica) doveva essere una “misurazione dei potenziali impatti ambientali che un prodotto, un processo od un’organizzazione possono avere sulle risorse idriche, in un’ottica di ciclo di vita”.
La norma fornisce principi, requisiti e linee guida relativi alla valutazione dell'impronta idrica, basati su un approccio di ciclo di vita, quindi tenendo conto della gestione dell’acqua lungo tutta la filiera produttiva, dalla coltivazione al consumo.
Gestire l'efficienza idrica
Rendere efficiente l’uso delle risorse non presuppone solamente l’individuazione degli impatti diretti e indiretti, ma richiede anche l’attuazione di interventi strategici che possano apportare un significativo cambio di rotta.
Come per l’ambito energia, un primo significativo passo verso il miglioramento delle prestazioni dell’azienda è individuato nel monitoraggio dei consumi.
In ambito normativo è presente la norma UNI ISO 46001:2021, che definisce i requisiti per l’implementazione di un sistema di gestione di efficientamento idrico, e contiene una guida per il suo utilizzo.
Indirizzata alle organizzazioni di tutti i tipi e dimensione, si può applicare a tutte le attività sotto il controllo dell’organizzazione o solo ad una parte di esse.
L’implementazione di questo tipo di norma può aiutare a raggiungere diversi risultati, tra i quali:
• Identificare le attività e funzioni che usano più risorsa idrica
• Determinare processi e servizi che influenzano la qualità dell’acqua utilizzata
• Determinare il maggior potenziale di efficienza idrica da attività e funzioni
Applicazione delle BAT nel processo di Water Efficency
La Comunità europea, molto sensibile alle tematiche ambientali, mette a disposizione del settore industriale uno strumento molto valido, frutto di studi e ricerche: le BAT.
Le Best Available Techniques (BAT), introdotte con il D.Lgs 46/2014 in attuazione alla Direttiva 2010/75/UE, rappresentano le migliori soluzioni tecniche, impiantistiche, gestionali e di controllo in grado di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente durante il loro utilizzo.
Le BAT fanno riferimento a documenti europei specifici per ogni categoria di attività, i cosiddetti Brefs (BAT Reference Documents), i quali vengono periodicamente aggiornati a livello comunitario in funzione delle innovazioni e dei progressi tecnologici più recenti.
L’applicazione delle BAT permette di avere una visione più ampia sugli indicatori di performance medi per ogni settore industriale.
Questo passaggio permette alle aziende di collocarsi in un range più o meno elevato, che avrà poi lo scopo di valutare gli interventi attuabili per il raggiungimento degli standard più elevati.
L’uso di questo strumento non vuole sostituire in alcun modo le specifiche peculiarità (produttive) di ogni azienda, ma vuole essere un nuovo punto di partenza volto a un effettivo miglioramento.
Ad esempio, prendendo come riferimento le BAT del settore lattiero - caseario, si evince che il consumo idrico nei suddetti stabilimenti è estremamente variabile a seconda delle dimensioni dell’impianto di produzione, del tipo e della qualità di formaggio prodotto e delle procedure applicate per la gestione idrica.
Caso studio reale: efficientamento idrico nel settore food
Il presente intervento, conclusosi nell’anno 2022, ha avuto lo scopo di approfondire la conoscenza dell’uso della risorsa idrica nel processo produttivo, e mettere in atto le azioni necessarie per ridurre il fabbisogno idrico di uno stabilimento industriale del settore alimentare.
Le esigenze delle aziende industriali di ridurre i fabbisogni idrici sono sempre più urgenti e varie.
Sulla base delle esperienze dirette di E4F, queste ultime possono derivare da:
• riduzione delle disponibilità idriche da falda sotterranea;
• risalita del cuneo salino;
• limitazione delle concessioni all’emungimento da parte degli enti competenti;
• necessità di ridurre le acque di scarico inviate al depuratore, con lo scopo di ridurre gli oneri di depurazione;
• motivazioni economiche;
• motivazioni etiche.
Nel caso pratico, affrontato da E4F, la necessità dell’azienda nasceva dalla riduzione della disponibilità di acqua emunta da falda sotterranea.
I punti principali su cui si è concentrato il lavoro di E4F sono stati:
• analisi dei flussi idrici di stabilimento;
• identificazione delle utenze critiche dal punto di vista dei consumi;
• definizione del sistema di monitoraggio idrico;
• campagne di misura spot sulle utenze particolarmente critiche;
• analisi del consumo idrico di stabilimento;
• scouting tecnologico finalizzato ad individuare le migliori tecnologie disponibili sul mercato;
• definizione degli interventi di efficientamento idrico e quantificazione dei saving attesi;
• stesura di un piano pluriennale di efficientamento idrico.
Dall’analisi condotta dai nostri tecnici, che non verrà riportata interamente per questioni di riservatezza, ne sono conseguite diverse opportunità di riduzione dei consumi, di seguito:
• installazione di un sistema di monitoraggio dei consumi idrici, interfacciato e gestito con E4F Dashboard;
• sostituzione di un gruppo frigorifero, precedentemente raffreddato con acqua di pozzo, con un nuovo gruppo frigorifero raffreddato
ad aria;
• riutilizzo, ai fini di raffreddamento di processo, dell’acqua di scarto dell’impianto a osmosi inversa, precedentemente scaricata al depuratore;
• installazione di pistole performanti per lavaggio reparti, con possibilità di regolazione pressione e tipo di getto;
• piano di formazione e sensibilizzazione del personale ad un miglior uso della risorsa idric, attraverso la modifica di comportamenti ed una maggior attenzione agli sprechi;
• monitoraggio periodico dei KPI idrici per verificare il beneficio degli interventi e le eventuali derive di processo.
Cosa può fare E4F per la tua azienda
Abbiamo le competenze tecniche e l’esperienza per seguire la tua azienda dalla fase di discovery e e monitoraggio, fino alla definizione e realizzazione degli interventi di saving idrico.
La terzietà ed indipendenza di E4F nei confronti dei fornitori della tecnologia, garantisce ai propri clienti la massima sicurezza nella scelta della migliore soluzione disponibile per l’azienda.